In questa pagina sono raccolte le informazioni che le Amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare nel proprio sito internet nell’ottica della trasparenza, buona amministrazione e di prevenzione dei fenomeni della corruzione (L.69/2009, L.213/2012, Dlgs33/2013, L.190/2012).
Oneri informativi per cittadini e imprese
Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016
Per quanto riguarda lo scadenziario, oltre ai link di seguito pubblicati al sito del MEF e alla sezione dei regolamenti, si rimanda anche alle notizie pubblicate in homepage in prossimità delle scadenze.
L’IMU, acronimo di Imposta municipale unica, è la più “vecchia” delle tre imposte e, quindi, la più nota. Ideata per sostituire l’ICI, non deve essere pagata per le prime case – a meno che non siano di lusso –, mentre per le altre categorie di immobili si deve procedere con un calcolo non dissimile dagli anni passati.
La TARI è l’imposta necessaria per coprire i costi della raccolta e smaltimento rifiuti e va a sostituire la TARES. È dovuta dai proprietari degli immobili e dai titolari di imprese commerciali o industriali. Anche se la base imponibile è strettamente legata alla superficie dell’immobile, i Comuni hanno ampia libertà per stabilire aliquote e detrazioni e per le tempistiche di pagamento. Le Amministrazioni Comunali decidono il numero di rate (dalla soluzione unica ad un massimo di quattro) e provvedono all’invio del bollettino precompilato o del modello F24 per il pagamento bancario.
Per le scadenze, si rimanda al regolamento comunale (consultabile accedendo al link in allegato – regolamenti)
La TASI, infine, è l’imposta per il pagamento dei servizi comunali e si applica alle prime e alle seconde abitazioni. Il calcolo dell’importo dovuto è piuttosto complesso: in questo caso la base imponibile è rappresentata dalla rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente pari a 160 nel caso di case e abitazioni (80 per gli uffici, 55 per i negozi, 65 per gli immobili strutturali). Poi si inseriscono nel calcolo le aliquote e le detrazioni stabilite a livello comunale. Bisogna notare, però, che non tutti i Comuni italiani sono riusciti a deliberare sull’IUC e il Governo ha posticipato al 16 ottobre la data ultima per il pagamento della TASI.
Con la Legge di Bilancio 2020 dal 1° gennaio 2020 è stata abrogata la TASI ed è stata istituita la nuova IMU che accorpa in parte la precedente TASI semplificando la gestione dei tributi locali e definendo con più precisione dettagli legati al calcolo dell’imposta.
ALTRI TRIBUTI COMUNALI (IMPOSTA DI SOGGIORNO, OPPOSIZIONE ALLO STRALCIO…)
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